L’ingiustizia sociale è una bestemmia

L’ingiustizia sociale è una bestemmia

In seguito alla visione del film di Maurice Cloche Monsieur Vincent (Oscar miglior film straniero nel 1949),  Don Lorenzo Milani iniziò a pensare alla sceneggiatura per un film che raccontasse la vita di Gesù. A tale scopo avviò un rapporto epistolare, poi interrotto, con il regista Cloche. In una sua lettera del 15 febbraio 1952, a un certo puntò, spiegò che il film avrebbe dovuto far sì che

“Il disoccupato e l’operaio d’oggi dovranno uscire dal cinema con la certezza che Gesù è vissuto in un mondo triste come il loro, che ha come loro sentito che l’ingiustizia sociale è una bestemmia, come loro ha lottato per un mondo migliore”[1].

Ed è proprio a queste righe che abbiamo pensato quando abbiamo saputo del verbale, con relativa sanzione di 200€, elevato ad una persona in condizione di senza dimora pochi minuti prima delle 22.00 del 4 luglio 2019 perché, dormendo in piazza Piccapietra, infrangeva l’art. 28 comma 1 del regolamento di Polizia Urbana.

[1]Don Lorenzo Milani, “Lettera al signor Cloche 15-2-1952” in Tra Parola e Conflitto. La comunicazione in Don Lorenzo Milani, di Bortone M., Edizioni Universali Romane, Roma, 2008, p. 96.



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