8 Marzo: Giornata Internazionale delle Donne

8 Marzo: Giornata Internazionale delle Donne

Combate: un nome che è già tutto un programma. Al centro di una ‘colonia’ problematica (cui, con occhi europei, potremmo guardare come una sorta di quartiere), a Hermosillo, capitale dello Stato della Sonora (Messico). In questo territorio le cose sono un po’ cambiate quando, dal 2011, l’Instituto de Mediación de México e Sentit Nobis promossero una sensibilizzazione alla mediazione familiare e comunitaria. Fin da quel primo evento, a cui ne seguirono numerosissimi, le persone che vi parteciparono erano principalmente donne, sia tra le facilitatrici sia tra le residenti. Donne tra loro diverse, ma accomunate dalla volontà di cambiamento nella loro vita personale, spesso caratterizzata da violenze, sofferenze e stenti, ma anche nella loro comunità. Donne che non sbandierano titoli né rivendicano professionalità, ma che riescono, quasi magicamente e con estrema semplicità, a plasmare nella realtà quei concetti, altrimenti così astratti, che sono la promozione del dialogo, la ricostruzione del tessuto sociale, la creazione di relazioni significative e la partecipazione. Eppure, sono tra le più grandi professioniste che abbiamo mai visto all’opera, forse insieme ai ‘chicos’ del carcere CERESO 1 di Hermosillo (Carcere dello Stato della Sonora). Donne che ci sono, una per l’altra e per le altre persone, non per velleità di chissà quale natura, ma proprio per esserci e per stare insieme. Donne a volte irruente, altre delicate; a volte grevi, altre leggere. Sensibili, aperte al mondo, anche se muoversi nella loro città è già un viaggio molto impegnativo. Donne che ci sono sempre state anche quando abbiamo avuto bisogno di loro, noi, qui, in queste latitudini, stupendosi sempre un po’ di essere ‘richieste’, ogni volta grate e sorridenti, anche nella loro esperienza ormai più che decennale. Forse perché non sono mosse da risorse e da beni materiali, ma da una forza e speranza che viene dal loro essere così uniche, ma anche così somiglianti. Così condividuali.

Mara Morelli

 



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